Ghelzi Arturo Spazzacamino
 Mantova e Cremona. 
Dal 2019 Pilota professionista UAV droni.
Operatore e Pilota UAV
Cod. Operatore ITEw31***
Operazioni Specializzate. 

Spazzacamino

COME E' CAMBIATO IL LAVORO DELLO SPAZZACAMINO

Il  mestiere dello spazzacamino si è evoluto negli ultimi anni, adeguandosi alle esigenze normative riguardanti i nuovi impianti e focolari, perfezionando cosi le proprie tecniche di pulizia e di verifica. Mentre in  altri paesi europei lo spazzacamino è un mestiere riconosciuto e svolge il proprio lavoro di verificatore anche per conto di comuni, in Italia tutt'ora rimane un libero artigiano che si propone sul mercato offrendo la propria professione relativa alla manutenzione di impianti fumari, in linea con le normative vigenti. Obiettivo è proprio di ottenere il riconoscimento dei mestieri di spazzacamino e fumista elevando il livello  di qualità del loro lavoro, traguardo che conta di raggiungere grazie anche al considerevole numero di professionisti. In passato lo spazzacamino, preferibilmente di statura minuta, entrava all'interno della canna fumaria armato di una scopa o raschietto per scovolare manualmente le parti interne. Molte erano le intossicazioni da fuliggine e non era rara la possibilità che rimanesse incastrato e morisse soffocato. Attualmente si è passati dall'utilizzo di aste e spazzole rigide per camini più incrostati, ad attrezzature più raffinate come aste flessibili con sonde flessibili rotanti motorizzate ecc.. Fa uso di mascherine per la protezione delle vie respiratorie, si serve di guanti sintetici e ha in dotazione potenti aspiratori che rimuovono la fuliggine senza sporcare l'ambiente di lavoro. Oltre a ciò è cambiato anche il sistema di verifica dell'impianto, che dal semplice controllo visivo con specchio e luce, o con la verifica del tiraggio accendendo un foglio di carta, è passato alla videoispezione ed alla prova di tenuta fumi con strumenti elettronici d'avanguardia. Tutto ciò, oltre a rendere lo spazzacamino un artigiano specializzato e aggiornato nel proprio mestiere, lo mette in grado di gestire l'operatività con più precisione e sicurezza, matrici fondamentali per essere competitivo sul mercato. A seguito di ricerche di mercato specifiche, si è affiancata ad aziende produttrici qualificate, leaders nel settore, riponendo in esse grande fiducia per l'affermata livello tecnico e per offrire ai praticanti di questo mestiere, le migliori attrezzature che meglio rispondono alle esigenze professionali  
IL MESTIERE DELLO SPAZZACAMINO
Lo spazzacamino è un artigiano specializzato ad esercitare la propria attività anche operando dal tetto. Considerando le normative sempre più severe, le sanzioni ed i controlli sempre più severe, le sanzioni ed i controlli sempre più frequenti, lo spazzacamino diventa inoltre a tutti gli effetti un partner valido per i vigili del fuoco, l'amministratore di condominio, il fumista installatore e in particolar modo per l'utente finale. Allo spazzacamino è affidato il compito di vigilare sulla corretta manutenzione e verifica degli impianti di evacuazione dei prodotti della combustione, dei generatori di calore ad essi asserviti, in particolar modo a quelli che utilizzano combustione solido e suoi derivati.

TECNICHE DI PULIZIA

Per l'eliminazione delle fuliggine leggere generalmente si esegue una raschiatura manuale attraverso aste flessibili o aspi, collegate a spazzole di varie dimensioni, forme e materiali. La scelta della spazzola è molto importante come nel caso di canne fumarie in acciaio inox per le quali andranno utilizzate solo spazzole dello stesso materiale o di materiale sintetico come il PEK. Utilizzando strumenti inadeguati si corre il rischio è di rimuovere quello strato di materiale che rende l'acciaio inox inattaccabile dalla corrosione. I depositi catramosi (creosoto), o le croste dure, non sono eliminabili con la sola raschiatura manuale, ma richiedono una pulizia motorizzata mediante sonde rotanti con catene in testa. Oltre a questo esistono altri due sistemi: il lavaggio del camino con sostanze chimiche o, nei casi più drastici, tramite bruciatura controllata. Entrambi i sistemi devono essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato e comunque non senza una preventiva ed accurata analisi della resistenza dei materiali che compongono il camino alle sollecitazioni che dovranno sostenere. Nel caso della bruciatura controllata dovrà essere informato anticipatamente il vicinato,i vigili del fuoco
 

 LA PULIZIA DELLA CANNA FUMARIA.

Dalla incompleta combustione di prodotti solidi e liquidi si vengono a creare delle particelle dette incombusti; durante il loro percorso verso l'uscita al tetto si depositano sulle pareti del camino sotto forma di fuliggine leggere (presentandosi in conformita polvere) o, nel peggiore dei casi, originando croste dure, più comunemente identificate come fuliggine cristallizzate (catrame). Essendo tali incrostazioni un magma di materia non ancora combusta, il pericolo incombente è dato dall'accensione improvvisa di questi sedimenti che potrebbe originare sollecitazioni critiche sui materiali di costruzione del camino, nonché innescare autocombustione ai materiali limitrofi. Non meno importante l'apparire di macchie scure sulla superficie delle pareti esterne della canna fumaria e la progressiva diminuizione di rendimento del focolare dovuto all'ostruzione parziale o totale della stessa. La pulizia del camino ha conseguenzialmente lo scopo di evitare talli inconvenienti e garantire l'incolumità dell'inquilino e della struttura in cui vive.

RACCOMANDAZIONI E CONSIGLI DELLO SPAZZACAMINO

  • Caminetti aperti: pulizia del focolare, innesto camino e canna fumaria ogni 35 quintali circa di legna bruciata.
  • Caminetti chiusi: pulizia del focolare, raccordo o canale da fumo, camino o canna fumaria ogni 25 quintali circa di legna bruciata.
  • Cucine economiche: pulizia tubi e stufa ogni 10 quintali circa, mentre la canna fumaria ogni 35 quintali circa.
  • Stufe a legna a fuoco continuo: pulizia tubi e focolare ogni 10 quintali circa di legna bruciata. Per la canna fumaria ogni 35 quintali circa.
  • Stufe a pellet: pulizia settimanale del braciere e del TEE di deposito posteriore fuliggine.
  • Canna fumaria: pulizia annuale.
  • Stufa a legna ad accumulo e radiante: pulizia giro fumi ogni 100 quintali di legna bruciata.
  • Canna fumaria e canale da fumo: ogni 30 quintali di legna bruciata.
  • Caldaie a legna o pellet: pulizia focolare e giro fumi mensile, canna fumaria annuale.
  • Termocucine: pulizia mensile della stufa e annuale della canna fumaria.
  • Forni pane o pizza: pulizia focolare e canna fumaria trimestrale.
Questi sono dei parametri indicativi, ma lo spazzacamino deve sempre intervenire qualora la necessità lo richieda e soprattutto secondo la propria esperienza e conoscenza del mestiere. ad affiancarlo, qualora il caso lo richiedesse. ci sarà sempre un fumista installatore che congiuntamente fornirà un valido supporto tecnico-legislativo utile a superare qualsiasi tipo di difficoltà.
una manutenzione ben fatta ed eseguita con regolarità rende la casa più sicura
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